Come fare il rinnovo della cessione del quinto

cessione del quinto

Quando si deve richiedere un prestito, si è sempre piuttosto indecisi su quale possa essere la modalità migliore e certamente quella più vantaggiosa, in base anche a quelle che sono le esigenze personali. La cessione del quinto dello stipendio è da sempre una della modalità più gettonate, anche se può essere utilizzata solo dai lavoratori dipendenti (a prescindere se siano pubblici o privati) e dai pensionati.

Il nome dato a questa particolare tipologia di prestito prende spunto proprio dalla possibilità di calcolare la cifra massima che si può elargire quando si rimborsa la rata del prestito: la somma finale del canone mensile non può mai superare il quinto dello stipendio netto mensile o della pensione percepita.

Come fare il rinnovo

In questo articolo sul rinnovo della cessione del quinto e su Prestitimag.it possiamo scoprire tutti i dettagli su questa pratica. Ma anche per la cessione del quinto dello stipendio è prevista una tempistica entro cui saldare l’intero debito? La risposta è sì e solitamente la restituzione dell’intero importo va espletata in un periodo di tempo che va da un minimo di due anni ad un massimo di dieci, salvo circostanze straordinarie.

Tuttavia, la cessione del quinto dello stipendio è una modalità di prestito che può essere anche rinnovata: si tratta di un dettaglio che viene preso in seria considerazione da coloro che scelgono di affidarsi a questa soluzione. Sia i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) che i pensionati, infatti, possono “rinegoziare” l’accordo precedentemente stabilito, in modo tale da estinguere il vecchio finanziamento e dare così vita a quello nuovo.

Ma è davvero così semplice? No, perché come per ogni modalità di prestito anche qui bisogna rispettare determinate condizioni che sono chiaramente esplicate nel D.P.R. del 5 gennaio 1950, che serve a regolare proprio la cessione del quinto dello stipendio. Il primo parametro indispensabile per richiedere il rinnovo di questa particolare soluzione è l’aver versato almeno il 40% del prestito.

Ciò significa che se il lavoratore dipendente o il pensionato ha stabilito una cessione del quinto dello stipendio su una base di 120 mesi, per richiedere il rinnovo è necessario aver pagato almeno 48 rate.

Se invece la cessione del quinto dello stipendio ha una durata di 60 mesi, la rinegoziazione può avvenire anche prima dei 24 mesi, ma ad una condizione: il rinnovo di questa modalità di prestito deve prevedere una durata di 120 mesi.

Tuttavia, può capitare che un lavoratore dipendente o un pensionato sappia già con un certo anticipo che di lì a poco avrà bisogno di liquidità e pertanto avrà necessità di effettuare una richiesta che gli consenta di ottenere il denaro entro determinati tempi. Il rinnovo della cessione del quinto dello stipendio consente di effettuare la richiesta anche prima del pagamento del 40% del prestito, proprio per venire incontro alle esigenze sopra descritte.

Fino ad oggi la persona interessata poteva anche richiedere un anticipo, anche se sono emerse diverse problematiche ed è in corso una discussione in tal senso. I vantaggi nel procedere al rinnovo della cessione del quinto dello stipendio sono evidenti, a cominciare dal fatto che questa formula garantisce comunque l’intera erogazione del finanziamento stabilito in precedenza. Con il nuovo prestito, verrà aggiunta un’ulteriore somma di denaro che potrà essere considerata come nuova liquidità: questo perché nella maggior parte dei casi i rinnovi consentono all’utente di stipulare un accordo migliore rispetto al precedente, spesso anche con interessi più bassi.

Ma, una volta estinto il precedente prestito, i costi previsti nel contratto e già sostenuti sono rimborsati o vanno perduti? Si tratta senz’altro di una delle domande che vengono poste più spesso da coloro che sono intenzionati a percorrere la strada del rinnovo della cessione del quinto dello stipendio. Ebbene, con l’estinzione del precedente accordo i costi relativi alla durata residua vengono effettivamente rimborsati, anche se non è previsto alcun rimborso per i costi “up front”: tra questi, vanno menzionate le spese di istruttoria e quelle relative alla gestione della pratica.

Come fare il conteggio estintivo

Prima di procedere alla rinegoziazione e quindi al rinnovo della cessione del quinto, è sempre meglio controllare se questa operazione può effettivamente convenirci. Una buona mossa può essere quella di richiedere il conteggio estintivo, inoltrando la richiesta all’istituto che ha acconsentito alla cessione del quinto dello stipendio per il lavoratore dipendente o per il pensionato. Richiesta che è possibile fare anche in carta semplice, allegando un documento di identità: la tempistica per la risposta non dovrebbe superare i dieci giorni lavorativi.