I consumatori stanno calando la loro fiducia nel futuro dell’economia italiana facendo scendere l’indice da 108,6 a 108. Lo certifica l’Istat ma il dato è coerente con quanto segnalato da Confcommercio secondo la quale i consumi si stanno contraendo specialmente per quanto riguarda i generi alimentari. Molta gente ha poca disponibilità economica per cui non spende e spende sempre meno perché le situazioni non accennano a migliorare, anzi…
Altri hanno potenzialità di spesa ma si chiudono a riccio perché il futuro è incerto, le prospettive economiche non sono rosee, c’è poco da avere fiducia a fronte della prospettiva di aumenti generalizzati tra poco più di un anno come risulterebbe da una bozza economica del governo per il 2018, anno in cui dovrebbero tenersi finalmente le elezioni politiche, in cui il nuovo governo si troverà a dover gestire una situazione che si prospetterà disastrosa per via dell’aumento dell’IVA e delle accise sui carburanti.
Forse l’attuale Governo sa già che perderà il potere e sta predisponendo tutto per crearsi intorno un’aura di rimpianto? L’Istat ha anche certificato un incremento di fiducia da parte delle imprese, il cui indice di fiducia sale da 102,1 a 103. Nel complessivo i dati sono fluttuanti ma quello relativo ai consumatori è il peggiore da luglio 2015.